7 rischi tipici di un trasloco fatto male
30 Settembre 2020 Blog
Mobili rotti, oggetti andati persi, multe per mancata richiesta di occupazione del suolo pubblico, errori nel montaggio della cucina… I rischi di un trasloco fatto male sono tanti, anche quando ci si affida a una ditta che si presume essere seria. Bisogna quindi fare molta attenzione in fase di scelta degli specialisti a cui affidare i lavori. Mai andare solo sulla fiducia o sulla parola: le conseguenze potrebbero essere spiacevoli e non giustificare il risparmio ottenuto. In questa lista, preparata per voi, abbiamo elencato alcuni rischi tipici di un trasloco gestito male. Lo scopo è quello di mettere in guardia chi cerca informazioni in merito ai pericoli di un trasloco organizzato in modo approssimativo. Ecco il nostro elenco da tenere a mente!
1) ZERO ASSICURAZIONI (O SOLO ASSICURAZIONE VETTORIALE)
Affrontare un trasloco significa muoversi nello stesso spazio in cui vivono e lavorano altre persone. Anche se ipotizziamo scenari di traslochi in località isolate, rimane pur sempre un certo margine di rischio in fase di spostamento. È quindi fondamentale accertarsi che la ditta di traslochi stipuli una polizza specifica per la copertura di eventuali danni a terze parti. Non basta la classica assicurazione vettoriale, ci vuole una polizza apposita denominata RCT (responsabilità civile terzi). Scopri di più nella sezione dedicata all’Assicurazione sui traslochi!
2) TRASLOCARE SENZA LE NECESSARIE AUTORIZZAZIONI
Per traslocare occorrono determinate autorizzazioni che vanno richieste al comune in cui si opera, o in alternativa all’ente che gestisce l’accesso alle ZTL in caso di accesso alle Zone a Traffico Limitato. Che si tratti di una piazza centrale o di una via secondaria in campagna, vige l’obbligo di ottenere una regolare autorizzazione all’occupazione del suolo pubblico. Se colti alla sprovvista, si rischiano multe salate, così come spiegato nel nostro articolo sul Trasloco senza autorizzazione.
3) MANCATO RISPETTO DELLE NORME SUL CORONAVIRUS
Altro rischio ricorrente è quello del mancato rispetto delle norme sul Coronavirus. Nonostante sia passato più di un semestre dall’inizio della crisi socio-sanitaria, la situazione continua a essere delicata sia per i cittadini sia per chi come noi lavora tutti i giorni a stretto contatto con le persone. Ne abbiamo parlato di recente in un articolo specifico, intitolato Traslochi e coronavirus: come organizzarsi senza rischi. Anche qui le sanzioni possono essere molto elevate!
4) LA STIPULA DI UN CONTRATTO DI TRASLOCO (REGOLARE)
E veniamo al quarto rischio, quello della mancata stipula di un contratto di trasloco. Bisogna sempre ricordare che il trasloco non viene elargito sotto forma di baratto o donazione: parliamo di un servizio vincolato da procedure e requisiti ben precisi (e questo anche in mancanza di un albo nazionale dei traslocatori). Un servizio che andrà quindi sottoposto a regolare contratto fra le parti, allo scopo di tutelare la società e se stessi contro richieste e pretese non previste.
5) DANNEGGIAMENTO A MOBILI PESANTI E DI VALORE
Se trasportare una sedia o un tavolo è piuttosto semplice anche per i meno esperti, spostare una cassaforte, un pianoforte, un acquario, una scultura o un arredo antico richiede una certa perizia manuale, ma soprattutto la disponibilità di attrezzature speciali come il robot Piano Plan. Con queste macchine si possono movimentare carichi pesanti, superando agevolmente le scale fino ai piani alti, senza il rischio di danneggiare il mobilio o rompere una porta.
6) FURTI DI ARREDI CUSTODITI IN DEPOSITO
Quando il trasloco viene gestito male può accadere davvero di tutto. Anche il furto all’interno del deposito durante la fase di trasporto. Questo perché non tutte le ditte hanno un deposito interno sorvegliato: alcuni traslocatori si appoggiano a partner esterni di scarsa affidabilità, altri addirittura usano lo spazio del proprio garage o lasciano i mobili in aree non custodite. Chiedi quindi sempre qual è la destinazione dei tuoi mobili e informati sulla posizione del deposito.
7) RITARDI NELLA GESTIONE DEL TRASLOCO
Che si tratti di un trasloco della casa o dell’ufficio poco cambia: il rispetto delle tempistiche dovrebbe essere una priorità. E invece si sentono spesso lamentela sollevarsi da quei clienti che si sono visti consegnare i mobili in ritardo, o che hanno assistito all’arrivo dei traslocatori settimane dopo la data concordata. Attenzione quindi, perché un ritardo del genere, sia per un privato che per un professionista, può tradursi in danni economici tutt’altro che irrilevanti!